Agosto: Caldo, vacanze e sandali sia!

Scarpa aperta per eccellenza in estate: il sandalo, vezzo estivo dei tempi moderni, nasce in tempi molto antichi.

Alti, bassi, infradito, gioiello, sabot, qualunque sia lo stile purché in estate sia scarpa aperta! E’ Agosto, fa terribilmente caldo e anche i nostri piedi desiderano stare al fresco! Dalla mattina alla sera la scarpa dell’estate sarà rigorosamente un sandalo!

Oggi il sandalo è la scarpa aperta più utilizzata in estate. Ma si è visto che nell’antichità le scarpe erano simili a moderni sandali nelle regioni temperate, mentre nelle regioni fredde si usavano scarpe rivestite.

Una testimonianza storica risale al periodo egizio, all’ Antico Regno. La  “tavoletta di Narmer”( dal nome del faraone mitologico), datata 3000 a.C., vede l’ immagine un servo che porge al faraone un paio di sandali.
Invece i popoli del deserto possedevano sandali infradito con suola molto larga per non affondare nella sabbia.

Il sandalo è una calzatura antichissima come testimoniano numerosi dipinti Egizi reperti.

Da alcuni ritrovamenti è emerso che:

  • i primi sandali furono realizzati nell’antico Egitto intorno al 3500 a.C. per la necessità di proteggere i piedi dal terreno rovente. Erano modelli semplici realizzati lasciando l’impronta del piede prima nella sabbia bagnata, poi riproducendola a dimensioni naturali sul papiro intrecciato a cui venivano applicati lacci di pelle. Spesso anche la suola era realizzata in cuoio e poi ornata con pietre preziose e decorazioni. Il sandalo era un privilegio per pochi. I sacerdoti funerari indossavano solo sandali bianchi, simbolo di purezza; mentre i faraoni indossavano modelli d’oro con la punta della suola alzata e girata verso l’interno, con immagini dei nemici sotto le suole per l’ idea di calpestarli passo dopo passo.
  • I sandali si ritrovano anche nell’antica Roma con i vari modelli “gladiatore” (alla schiava) o la “caliga” usata sul campo di battaglia. Erano veri e propri stivali da marcia aperti, pesanti e resistenti, per evitare il rischio di vesciche durante le marce indossati anche con le calze durante l’inverno.
  • In Grecia il sandalo era una calzatura prettamente femminile, realizzata in cuoio e impreziosita come si desiderava. I sandali da donna si distinguevano per il design e per il pellame più morbido.
Sandali anni '20
Sandali da donna anni ’20

 

Il discorso dei sandali come status sociale torna più volte nell’arco della storia, ma non sempre come sinonimo di ricchezza.

Nel medioevo  il sandalo era simbolo simbolo di povertà e di rinuncia alle ricchezze e ad indossarli erano sacerdoti e frati. Noti infatti sono i modelli “francescani” , un modello di sandalo semplice.

I sandali scompaiono per qualche periodo, per tornare  nei primi decenni del 1900. Diventano di moda, tranne in alcune società più puritane in cui non era ammesso avere calzature che lasciassero il piede scoperto (simbolo di sensualità) e che preferivano invece stivali chiusi con il tacco.

Negli anni ’20 iniziarono a prendere spazio anche i cinturini alla caviglia e le scarpe che lasciavano sempre più intravedere il piede, fino ad arrivare al decennio successivo in cui, anche grazie all’intervento dello stilista Ferragamo, si iniziò a dare moltissima importanza alla calzatura femminile, sempre più scoperta ed alta.

Il sandalo oggi

Dopo il grandissimo successo dei tacchi, attuale ancora oggi,  dagli anni ’80 in poi si riaffermano in maniera decisiva i sandali bassi che oggi ritroviamo abbinati ad ogni tipo di stile. 

Diciamo la verità. Quando si pensa alla scarpa aperta in estate, viene subito in mente lui: l’ infradito!
Minimal o gioiello, adattabile ad ogni abito ed ogni situazione…o quasi!
Il più semplice ha la suola in gomma, un laccetto in plastica e svariate combinazioni di colori.

1962 in Brasile, su ispirazione al sandalo “zori” giapponese realizzato in paglia di riso, nascono le infradito per eccellenza: le prime Havaianas. Queste presentavano impressa la trama a chicchi di riso nella suola di caucciù, proprio a richiamare l’ispirazione nipponica.
In soli due anni tutti i brasiliani calzavano i “sandálias havaianas” bianchi e blu. Nel 1966 venne depositato il brevetto del modello di infradito. Nel 1969, a seguito di un errore di produzione ,che tuttavia si trasformò in un grande successo, la gamma colore si ampliò quando venne prodotto il laccetto verde. Negli anni ‘70 ci furono i primi casi di imitazioni che obbligarono la casa madre a divulgare una campagna con lo slogan “Mettiti al riparo dalle false Havaianas! Quelle vere non si sformano, non puzzano e non perdono le fascette!
Nel 1980 le Havaianas erano considerate come un bene di prima necessità. Arrivarono nuovi colori e stampe sulla suola e dal 1999 si diffondono in  tutto il mondo.

Ma l’ infradito, sandali tanto amati per la praticità e leggerezza, è il modello di scarpa aperta in estate più in voga. È guardato a vista dagli ortopedici i quali li sconsigliano. Vediamo perché:

  • Essendo aperte sono instabili nell’appoggio e lasciano libero il tallone. Ciò comporta un tipo di camminata che, con il passare del tempo, potrebbe causare tensione nelle strutture posteriori dei piedi e delle gambe. Sono un tipo di scarpa che mette sotto pressione la fascia plantare e il tendine d’Achille.
  • La parte che si inserisce tra le dita e poi prosegue sul dorso del piede non è completamente sicura per la pelle.
  • Spesso non è sagomata internamente.
  • Camminare con queste calzature costringe piedi e gambe a compiere movimenti innaturali, contraendo i muscoli flessori per sopperire alla loro piattezza.
  • Il loro uso prolungato favorisce  dolori all’ altezza del tallone. 
  • I problemi legati alle infradito sono anche di carattere igienico: essendo molto sottili e aperte espongono gli arti inferiori al contatto con i germi e i batteri. I modelli in gomma, inoltre, favoriscono la sudorazione, soprattutto nella parte che si inserisce tra le dita, dove possono formarsi arrossamenti che potrebbero sfociare in infezioni.

 Le infradito andrebbero usate non tutti i giorni e solo per tratti brevi, con particolare attenzione in alcuni casi particolari.

Alternative migliori delle infradito sono sandali con un rialzo di 2 o 3 centimetri sul tallone, utili a ridurre i problemi di tensione sulla fascia plantare, e con un laccio o cinturino che tenga fermo il tallone.

infradito

Insomma, nelle nostre valigie ci saranno almeno un paio di sandali !

E nella tua valigia… quale scarpa aperta per l’ estate metterai?
Raccontaci nei commenti !

E inviaci uno scatto del tuo sandalo in valigia!

Come? 

scrivici all’ indirizzo museoscarpa@gmail.com
 oppure tagga il Museo della Scarpa Bolzano
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